martedì 25 giugno 2013

Soluzione inutile ai brutti periodi. Della serie, se volete superarli davvero, pagatevi uno psicologo.

Brutti periodi. Ogni tanto semplicemente capitano.
Ed il bello è che non deve esserci neanche un motivo specifico (anche se qui il mio professore di Freud direbbe che non è vero, in realtà c'è sempre e deriva da un trauma infantile che si ricollega al complesso edipico irrisolto di quando amavi il padre dello zio del fratello che peró ti ha fatto capire che preferiva il gatto).
Una persona normale, in una situazione di scoraggiamento psicologico, penserebbe a fare qualcosa tipo, che so, concentrarsi su qualche attività pratica utile che le risollevi il morale e l'autostima.

Io invece, non riuscendomi neanche ad alzare dal divano, non potevo puntare a tanto. Ed ecco quindi..

L'elenco delle qualita' inutili di cui vado fiera:

1) Mi addormento ovunque anche quando non voglio (e sì, si chiama narcolessia, ma ha i suoi vantaggi).

2) Ho un bel collo del piede e una bella pelle per 22 giorni su 30. Il dato dei giorni si riferisce chiaramente alla pelle, il piede grazie al cielo rimane lo stesso per tutto il mese.

3) Riesco a snodare praticamente qualsiasi filo di collana, cuffiette o cavo che sia.
Grazie anima ossessivo-compulsiva da serial killer che non mi permette di fermarmi finchè le cose non sono precise comedicoio.

4) Ho dei begli occhi verdi. E non sapete quando godo quando penso che manco la vecchiaia me li può portare via.
Grazie mamma, grazie papà.

5) Ho una grande capacita' nello sfruttare gli spazi della lavastoviglie e del portabagagli. Vd sopra "serial killer".

6) Riesco ad intuire e spesso a prevedere gli inciuci fra gli attori nei film e persone casuali anche conosciute da poco nella vita reale. Il che mi fa sentire abbastanza vicina a quello là su. [Occhiolino rivolto al soffitto].

7) So individuare le canzoni trash che avranno piu' successo radiofonico.

8) Conoscevo il cernit molto prima che fosse mainstream.

9) So capire in quale ovetto kinder si trovi la sorpresa della collezione in corso. Senza scartarlo.
Vi lascio il tempo per un "oooh" di ammirazione.

                        ***

10) So perdere tempo in maniera veramente creativa. Presto ne avrete dimostrazione.
Sembra una minaccia perchè effettivamente lo è.

E voi? Quali sono quelle qualità che avete e che neanche i periodacci possono mettere in discussione?



Poff

domenica 16 giugno 2013

Caldo, prova costume e apologia della ciccia


Pare che sia arrivato veramente il caldo. Pare che siano arrivati gli #hashtag su facebook e googolando per controllare se avessi scritto correttamente il nome (le H in inglese non sono mai chiare, il mio consiglio è nel dubbio sempre meglio abbondare), ho trovato un articolo in cui ci dicono che pare abbiano i giorni contati perché su facebook sono poco efficaci. 
Vabbuò, cercheremo di farcene una ragione. Tornando al discorso principale: pare che, come ogni anno, si ripresenti il problema della prova costume. E questo è ciò che ne penso. Condividete se siete d'accordo, insultatemi se non lo siete (ma non troppo, sono molto sensibile).

Tempo perso a scrivere 'sta roba (robbba, se vogliamo essere romani romani--> per le B dei romani vedi su la questione H inglese): 40 minuti.
Tempo perso a leggere la pagina di Arfio Marchini su facebook: 15 minuti.
Tempo perso a vedere le vignette di Sarah See Andersen sempre su faccialibro: 30 minuti.
Tempo perso a riflettere sulla dipendenza dei giovani dai social network: 5 minuti (è un argomento inflazionato, non richiede molte riflessioni).



Perdere tempo N. #4

L'apologia della Ciccia



La prova costume si è fatta imminente,
ti guardi allo specchio dici “nun me sta gnente”.

La ciccia sta lì, nun se po’ più levare,
du’ cosce che l’Africa posson sfamare.

La soluzione rimasta è vederne i vantaggi
non fa dimagrire ma fa sembrar saggi.

Altri modi non ho perché siamo di prescia,
se vuoi vai a balla’ tu co’ Rossella Brescia.

Se per esempio sei in mare e c’è il sole
col grasso galleggi anche se c’hai un malore.

Se dovesse venire la carestia,
saresti lontana dall’ anoressia

D’inverno si sa, difende dal gelo
il pregio in estate è evidente e lo svelo:
se l’adipe è troppo ti può far sudare,
una sauna portatile, com’ è salutare!

Se poi giri nudo e vieni investito
non avrai a proteggerti neanche un vestito.
Ma se tu hai la ciccia, niente paura,
lei ti difende da ogni frattura.

E se nello shopping niente ti è entrato
butta in caciara, “vesto ricercato”.

Una foto di spalle, un segno ogni parte,
il “Violòn” di Man Ray e hai fatto dell’arte.

Se infine vuoi andare sulle prove di fatto,
prova un abbraccio, poi mi dici del tatto.

Finita del lardo l’apologia,
“mangiatemi bene” e che ciccia sia!





Poff





giovedì 13 giugno 2013

La soluzione al traffico romano: la regola dei denti!



Eccomi spesso, senza ragion dichiarata,
a scriver sui fatti in rima baciata.
Talvolta lo faccio in occasioni speciali
altre volte denuncio questioni sociali.

In primis mi preme un problema romano:
capir le corsie nel traffico urbano.

L’atroce dilemma di talune persone:
“Destra o sinistra, la mia posizione?”

La scelta è difficile, lo posso capire,
ottuagenario che stenta ancora a  morire
e ogni mattina fa la scelta più tosta:
“Creo un blocco nel traffico o vado alla posta?”

Io son qui per te e ti posso aiutare
ho un semplice modo per far ricordare
e può essere usato da qualsiasi persona
che ritenga i quaranta una velocità mattacchiona.

Tu sai che alla destra usi trovar la forchetta
composta da denti, per infilzar parte addetta.

E tornando al discorso delle tue  direzioni
facciamoci insieme 'ste due riflessioni:

se nello specchietto, guidando a sinistra,
vedi i denti riflessi del dietro a te autista,

puoi star tranquillo, è assicurato,
che il posto che hai scelto è quello sbagliato.

Se inoltre è calcato da un movimento di mano
un gesto famoso, squisitamente nostrano,

vedrai che il sistema vien meglio capito
se immagini un dente al posto del dito

e se invertendo i soggetti si ha un senso violento
mai avrai delle prove che fosse mio intento.

Infine tornando al motivo iniziale
un breve riassunto per te congeniale.

La regola base che puoi estrapolare:
è “I denti a sinistra nun ce devon da stare”

e se non ti è chiaro neanche con quello
ricorda che è il lato dove trovar puoi il coltello.


Con amore, 
dopo un'ora e mezza di traffico per un percorso che normalmente richiede 20 minuti.


Poff









lunedì 10 giugno 2013

La piano-bici! Un"piano" sano per perdere tempo (esalazioni di vernice a parte).

Allooora, credo sia giunto il momento di dare un esempio pratico della mia arte.

Prendete il mese di Giugno, quattro esami da fare di cui uno che richieda veramente uno studio approfondito e costante in quanto consiste nella memorizzazione del nome di ogni singola cellula, anfratto o parte infinitesimale del cervello. Ffatto?
Aggiungete ora il tempo dei bisogni necessari di una persona fra cui mangiare, dormire o, che so, avere una vita sociale.
 O magari andare al mare ad abbronzarsi visto che l’ultima volta che sei uscita non truccata tre persone ti hanno chiesto se ti stessi sentendo male.

 In ultimo considerate una persona come me, che cerca con tutte le sue forze di non avere tempo libero e ha quindi deciso di intraprendere anche lo studio della musica e della cucina (non insieme, la maggior parte delle volte).

Cosa puoi trovare di così impegnativo, da non poter adempiere ai tuoi doveri? Il compleanno imminente di una tua amica.

Dici, e che ci vuole, lo fai fare ad un tuo amico. Altrimenti, se sei una psicopatica con manie di controllo e difficoltà di delegare i compiti agli altri, fai lo strozzino con i tuoi amici, prendi i soldi e vai a COMPRARE un regalo.
Banale. E quanto perderei? Qualche ora? Un pomeriggio?? Pff. Una quantità di tempo irrisoria, poi come mi giustifico con me stessa se non passo l’esame?!

Il piano era regalarle una bici. Dopo aver scoperto con sommo stupore che a Roma hanno il coraggio di vendere bici senza cambio a partire da euri 150 in quanto VINTAGGGE,  io e il mio accompagnatore che denomineremo virilmente Signora Mentuccia (che sfortunatamente per lui non è un nome criptato che uso solo sul web), abbiamo optato per una mountain bike di Porta Portese, più economica in quanto di ""seconda mano"".. 

Non potendo però regalare una semplice bici nera, abbiamo deciso di personalizzarla..e avendo solo  un giorno e mezzo per farlo, abbiamo scelto la via più semplice e rapida: trasformandola in un pianoforte!

Di seguito le foto della trasformazione, minuto perso dopo minuto perso.

Tempo perso a tornare da Porta Portese a casa: 30 minuti
Tempo perso a farsi la doccia perchè avevi pensato bene di uscire con maglione, pantaloni lunghi e stivali sotto i  30° della prima giornata estiva della stagione: 20 minuti.
Tempo perso a fare pezzi di scotch di carta il più precisi possibile come ogni aspirante serial killer che si rispetti e  a fare li segni sulla bici, col il righello del cellulare, per metterli a distanza precisa: 40 minuti
Tempo perso a cercare di ruotare queste maledette foto, senza successo: 15 minuti.
Tempo perso a dipingere con la bomboletta bianca il tutto, dopo aver rivestito le parti che volevo rimanessero nere: 10 minuti.
Tempo perso a rigirare la foto: vd. sopra.
Tempo perso ad aspettare che la vernice si asciugasse dopo aver lasciato impronte digitale qua e là e aver intuitivamente capito che ci sarebbe voluto un po' prima che si potesse toccare: 1 giorno.
Tempo perso a rimuovere lo scotch: 3 minuti e 42 secondi (record personale).

Tempo perso a fare a mano con un pennello le linee dei tasti, pure storte: tempo 45 minuti (per essere ottimisti).
Tempo perso a ripassare la gaudente scritta Steinway affinchè si leggessee: 20 minuti.
Tempo perso dalla Signora Mentuccia a mettere lo spray fissante: 2 minuti
Tempo perso da me per ripassare il lavoro della Signora Mentuccia, abile manualmente quanto un primate con ritardi mentali: 2 minuti.
...eee uallà! Una Piano-Bicicletta che ha rubato SOLO una giornata e mezza del mio tempo!


 Chi non lo farebbe no? .....no?

Vado a studiare il cervello, magari trovo la soluzione alla mia pigrizia atavica.

ps: alla fine le foto me le ha girate!


E voi? Come buttate creativamente il vostro tempo?


Poff



















venerdì 7 giugno 2013

I mille e uno modi di perdere tempo


Dici, sono buoni tutti a perder tempo. Eh no. Te piacerebbe. Un conto è perder tempo, un conto è perder tempo in maniera creativa. E magari guadagnarti la stima di conoscenti e amici perché “dove lo trovi il tempo di fare queste cose”.
Eh eh. Semplice, non ce l’ho.

Masssì masssì, ma che ci frega, abbiamo ancora una vita davanti. Possiamo permetterci di buttarla amabilmente nel cesso! Beata gioventù. Io comunque mi sento già un piede della fossa. Venendo al punto principale:

UN ALTRO BLOG?!?
Stacce zì, la risposta è sì. Eh ma perché mi fanno sentire in minoranza. Pure i test per i concorsi di scrittura collegati all’università ti chiedono se hai un blog! Potevo farmi parlar dietro..? (Non si sa bene da chi) Giammai!

Così ho deciso di scrivere le prime righe in maiuscolo per farvi riflettere su un argomento importante.

Rifletteteci. Siamo arrivati al punto in cui, se una persona scrivendo al computer preme il tasto “Bloc Maiusc”, SMETTE DI USARE LA PUNTEGGIATURA E INIZIA A PROLUNGARE LE ULTIME LETTERE DI UNA FRASE VOI VE LO IMMAGINATE COME SE STESSE URLANDOOO!
E invece no. Sono qui, in silenzio, da sola come se abitassi in Groenlandia, dove sappiamo tutti che la popolazione è all’incirca di un abitante ogni 40 km quadrato, ad aprire un blog. Ma va.

La domanda è, perché un blog. La risposta è semplice. Come aprire un blog su come perder tempo senza iniziare con il primo modo per eccellenza per perder tempo al giorno d’oggi..?! Ossia..

  1.    Aprire un blog



Ebbene sì, fateci caso. Viviamo nell’era della velocità, dell’ansia, del tutto-subito, nonché di una leggera crisi finanziaria in cui tutti dovremmo uscire fuori, distruggere questa società e ricostruirla da capo, forse ripartendo dal baratto, per avere qualche speranza di miglioramento delle condizioni di vita nel futuro. E invece no. Cosa facciamo? Scriviamo assiduamente su una piattaforma virtuale, che richiede tempo per poter tenere aggiornati una massa di sociopatici sul tuo ultimo pensiero riguardo alla posizione di quel nuovo pelo che ti è spuntato sul polpaccio. In poche parole, diventiamo blogger. Anzi, bloggers perché io, l’inglese, lo studio.


Un blog che attraverso di sé critica il perder tempo sui blog. Mamma mia.
A me, come dicono qui in Trentino, Pirandello e Escher me spicciano casa.

Mi accingo dunque a chiudere questo primo post con una piccola considerazione:

 NON C’E’  SCAMPO, SIAMO TUTTI SPACCIATI E PER QUANTO TU POSSA ESSERE ALTERNATIVO PRIMA O POI TI TROVERAI AD APRIRE UN BLOG ANCHE SE NON LO VUOI, QUINDI E’ INUTILE CHE CRITICHI DALLA FINTA COMODITA’ DELLA TUA MAGLIETTA DI CANAPA BIOLOGICA CHE TI STA SCARTAVETRANDO L’EPITELIO DELLA SCHIENA.

Eeeh no, non sto urlando neanche questa volta. Solo silenzio, sempre tanto silenzio.


Insomma, visto che qui si aprono blog(s) a destra e a manca con le cose che uno sa fare, io ho pensato di aprirne uno su quello che so fare meglio: perder tempo.

Tempo perso a scrivere il post: 60 minuti
Tempo perso a ricontrollare: 100 minuti
Tempo perso a scegliere la calligrafia del blog: 30 minuti

Complimentoni!

Il primo che risponde “tempo perso a leggere questo blog..” sappia che mi manderà in psicoanalisi per anni.



Poff